venerdì 30 gennaio 2015

Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima.



Questa frase (anche nella variante: "Una casa senza libreria è come un corpo senz'anima") è generalmente attribuita a Cicerone, ma non esistono prove in proposito. In lingua inglese, questa citazione è attribuita anche a Gilbert K. Chesterton: "A room without books is like a body without a soul"; secondo alcuni, Chesterton avrebbe semplicemente citato Cicerone. Non è da escludere che questa frase sia nient'altro che un detto di origine anonima al quale, come spesso accade, si è data la firma di un autore celebre per dargli maggior autorevolezza. A tal proposito, non si può non ricordare un proverbio abbastanza simile: "Una casa senza libri è come una stanza senza finestre".



 

Mi viene in mente in questo momento, che io possa già aver pubblicato un post sui libri, anzi ne ho proprio la certezza, ma.... tant'è, in questa sede di elogio concluderei dicendo che di libri "non c'è né mai abbastanza".
Quindi: Buona Lettura a tutti!!!









sabato 24 gennaio 2015

Le Borse di Paula Cademartori

PAULA CADEMARTORI 
“Le scarpe sono fatte per sedurre gli uomini, le borse per farsi notare dalle altre donne”

 


Dietro il successo delle sue creazioni, una visione estetica improntata sulla cura estrema per il dettaglio, che si accompagna alla scelta di realizzare l’intera produzione in Italia. Ogni borsa viene concepita come oggetto di design da collezionare e fare proprio. Sigillo prezioso di ciascun modello è una fibbia metallica, progettata personalmente dalla stilista, grazie al suo background nel mondo della gioielleria e dell’industrial design. Un raffinato marchio di fabbrica, una moderna visione di logo che esula dalle convenzioni del logo. 
 


Paula Cademartori è brasiliana, di Porto Alegre, con un’origine italiana e una fortissima passione per la moda fin da bambina, quando giocava ore e ore nell’armadio della nonna tra borse, bijoux e scarpe. Il suo percorso formativo inizia proprio in Brasile con la laurea in Industrial Design, “perché nella mia città l’approccio alla moda è strettamente legato al settore industriale”. 
 Il prodotto finale è l’espressione del puro Made in Italy di qualità in cui la stilista crede fortemente, a differenza forse di tanti italiani: “alla nuova generazione di imprenditori italiani manca la voglia di proteggere la cultura italiana, il prodotto interno. Io vendo soprattutto in paesi in cui le persone capiscono e condividono questa filosofia, perché hanno la cultura di capire che in Italia c’è un savoir faire che non c’è da nessun’altra parte”.Ovviamente un prodotto di questo tipo ha un costo elevato per il mercato, ma una borsa Cademartori è destinata ad una “donna sofisticata che sa apprezzare la qualità e non compra per il marchio ma perché le piace il prodotto. Inoltre, in tempo di crisi,  l’acquisto è un atto ponderato che dovrebbe prediligere la qualità come investimento sulla durata del prodotto”.

 
 
 

 http://www.paulacademartori.com/it/


lunedì 12 gennaio 2015

Tiffany_ Wiil you? Perchè no?

Testo ripreso per intero da Pambianco News_ link alle fine del post


Svolta pubblicitaria per Tiffany che, nella sua nuova campagna, ritrae per la prima volta nella storia dell’azienda anche l’amore tra due persone dello stesso stesso. L’adv dal titolo ‘Will you’, scattata dal fotografo tedesco Peter Lindberg, immortala sette momenti di vita di coppie in diverse fasi delle loro relazioni. In una immagine, ci sono anche due ragazzi omosessuali che stanno per sposarsi. “Le foto sono una celebrazione dell’amore moderno, mentre creano scene che mostrano come l’amore si presenta in una varietà di forme”, ha detto la portavoce dell’azienda, Linda Buckley. Che ha aggiunto, riguardo all’immagine gay, che i protagonisti sono una coppia newyorchese ritratta nella sua vita ‘reale’ e non due modelli. La scelta di Tiffany segue quella di altri brand nel supporto all’amore omosessuale: in passato, si ricordano i casi di J.Crew, Gap e Banana Republic che rappresentavano due persone dello stesso sesso innamorate. Questa è però la ‘prima volta ‘ di un marchio di gioielli e del lusso.

http://www.pambianconews.com/2015/01/12/tiffany-sdogana-lamore-omosessuale-166664/

domenica 4 gennaio 2015

LA BERLINESE GUIDA ALL'ALTERNATIVE CHIC

LA BERLINESE GUIDA ALL'ALTERNATIVE CHIC

ANGELIKA TASCHEN
& ALEXA VON HEYDEN

" La maggior parte dei berlinesi sono nuovi arrivati . Lo sono anch'io. Ho cambiato spesso città, nel mio paese e all'estero e alla fine ho lasciato Los Angeles e scelto la giovane capitale tedesca..."
 
Mai avrei pensato che non libro simile potesse entrare a far parte della mi biblioteca personale; moda, fitness, outfit, fashion etc...lontanissimo dal mio pensiero pratico e senza fronzoli...
ed invece, quasi scommessa lo prendo, e mi ritrovo anche a pensarla nello stesso modo!
 
 
"NO AL LOGO IN VISTA. Nulla da dire contro i marchi di lusso più noti, ma a Berlino una fibbia dorata o una sciarpa svolazzante con tanto di logo in mostra non impressiona. Perché? Perché Berlino non è una città della finanza come Francoforte o Londra, ma è la città della creatività e degli artisti, a volte possono spendere a volte no."
 
e poi:
 
"GIOIELLI. La berlinese non si serve delle gioiellerie dei centri commerciali. Ha i suoi produttori locali che le creano dei piccoli capolavori.
Se si tratta di gioielli da infilare alle dita, ecco che la berlinese fa mostra della sua fedeltà. Porta l'anello ricevuto in dono dal marito o fidanzato o dalla migliore amica. Altrimenti ne sceglie uno prezioso, di famiglia. Anche in questo caso conta la storia che c'è dietro."

..insomma un piccolo Vademecum, spiritoso ed ottimista, da prendere a piccole dosi per il nuovo anno! Se poi ci si impegna un pochino, magari si possono seguire alcuni pratici consigli, anche se si vive a Roma o a Milano!